All’Arenile di Bagnoli approda “We love 2000”, il party più travolgente e “nostalgico” d’Italia

Da “Hung Up” di Madonna a “Bye Bye Bye” degli Nsync passando per “Poker face” di Lady Gaga e “Oops… I did it again” di Britney Spears. Si scrive “We love 2000”, si legge: colorato tuffo indietro nel tempo scandito dalle note più travolgenti del primo decennio del XXI secolo. Il party più originale, “nostalgico” e sorprendente d’Italia, che domenica 30 aprile prenderà forma e ritmo all’Arenile di Bagnoli (via Coroglio 14b – Napoli), dalle 14 fino alle 2 del mattino del giorno dopo.

Una lunga e movimentata full immersion nel passato, all’insegna di brani indimenticabili tutti da ballare sul suggestivo dance floor allestito in riva al mare.

Un cocktail esplosivo dagli ingredienti elettrici: dalle hit dance anni 2000 fino all’indie rock. Dieci anni di musica e ricordi condensati in una sola notte. Una serata che è già un cult e che finalmente approda anche all’ombra del Vesuvio.

In console, per l’occasione, il dj e producer Andrea Damante, volto noto di format tv come Temptation Island e Uomini e Donne. Tra le altre guest attese, il gruppo Il Pagante e il rapper Tedua.

In programma, un happening incandescente curato nei minimi dettagli con selezione musicale, animazione e scenografie ad hoc, reso ancor più speciale da “Movie Stars”, photo session tematica con candy e gadget free per tutti; da un mega Instagram Wall, che pubblicherà in tempo reale le foto più crazy della serata; e da un curioso “confessionale” in cui registrare video-messaggi mandati online nell’aftermovie.

 

Fb Event: https://www.facebook.com/events/403330656702234/

 

 

Arenile di Bagnoli  – Via Coroglio 14/b – Napoli

Per info e prenotazioni 329.8648804

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we love (2)

17/12 L’avanguardia tedesca arriva a Napoli, tre ore di Ben Klock

Classe 1972, tedesco, dj e produttore di musica techno. Si chiama Ben Klock e di lui, si conoscono anche i pensieri. Klock non è un dj come gli altri, è un poeta della techno, uno che quando sale in consolle riesce a farti isolare da ogni contesto per immergerti completamente nella musica.

” Io non sono davvero un techno purista, la techno è un mio strumento per trasmettere i sentimenti. E’ tutta una questione di dimensione umana. A volte mi vedo più come uno sciamano, le persone cadono in uno stato di trance. La musica è solo uno strumento “. Leggi queste parole di klock e puoi solo immaginare in una piccola percentuale ciò che il dj è capace di trasmettere . Suoni/sguardi/turbamenti. Il dj divenuto popolare nella scena berlinese ha dalla sua tutte le caratteristiche tipiche, quella dell’avanguardia, dell’underground tedesca. Ecco perchè International Talent ha scelto lui per il prossimo evento, perchè coloro che hanno assistito alla sua esibizione hanno notato non solo la diversità nella sua selezione delle tracce ma anche la capacità di creare un luogo in cui giocarci.

Intenso e potente la sua produzione riflette un certo tipo di fervore, l’acquisizione di un’arte e di un’emozione che spesso può apparire lontana dal genere techno. Klock si differenzia anche per questo, adatta la sua musica alle circostanze. E’ per questo che lo vediamo suonare nei piccoli club come ai grandi eventi e festival sparsi in giro per il mondo. E’ l’album “One” uscito nel 2009 che meglio coglie le sue doti di produttore, ancora oggi questo disco costituisce un punto di riferimento per i dj techno. Le sue abilità come remixer hanno anche visto la rielaborazione di brani dei Depeche Mode, di Kerry Chandler, di Robert Hood e di Kenny Larkin.

L’appuntamento è per uno special set di tre ore al Goldan Gate sabato 17 dicembre, evento firmato International Talent. Ma in consolle Klock non sarà solo, si esibiranno anche Aaron Bessemer e

, entrambi considerati già le promesse della scena techno napoletana. Aaron Bessemer ha inizato il suo percorso da piccolo e si contraddistingue per il suo continuum con la vecchia scuola, Lerio Corrado subisce influenze più elettroniche. In un archetipo di suoni condensati in fotogrammi raggruppati ognuno di essi nelle menti di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarli risiede l’amore per la techno, quella capacità di separare i ritmi in divenire senza mai andare fuori sincro. International Talent stupisce anche questa volta per la scelta delle esibizioni, riconfermandosi l’unica realtà italiana in grado di offrire un’alternativa all’ormai obsoleto mercato dei generi nostrani.

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