17/12 L’avanguardia tedesca arriva a Napoli, tre ore di Ben Klock

Classe 1972, tedesco, dj e produttore di musica techno. Si chiama Ben Klock e di lui, si conoscono anche i pensieri. Klock non è un dj come gli altri, è un poeta della techno, uno che quando sale in consolle riesce a farti isolare da ogni contesto per immergerti completamente nella musica.

” Io non sono davvero un techno purista, la techno è un mio strumento per trasmettere i sentimenti. E’ tutta una questione di dimensione umana. A volte mi vedo più come uno sciamano, le persone cadono in uno stato di trance. La musica è solo uno strumento “. Leggi queste parole di klock e puoi solo immaginare in una piccola percentuale ciò che il dj è capace di trasmettere . Suoni/sguardi/turbamenti. Il dj divenuto popolare nella scena berlinese ha dalla sua tutte le caratteristiche tipiche, quella dell’avanguardia, dell’underground tedesca. Ecco perchè International Talent ha scelto lui per il prossimo evento, perchè coloro che hanno assistito alla sua esibizione hanno notato non solo la diversità nella sua selezione delle tracce ma anche la capacità di creare un luogo in cui giocarci.

Intenso e potente la sua produzione riflette un certo tipo di fervore, l’acquisizione di un’arte e di un’emozione che spesso può apparire lontana dal genere techno. Klock si differenzia anche per questo, adatta la sua musica alle circostanze. E’ per questo che lo vediamo suonare nei piccoli club come ai grandi eventi e festival sparsi in giro per il mondo. E’ l’album “One” uscito nel 2009 che meglio coglie le sue doti di produttore, ancora oggi questo disco costituisce un punto di riferimento per i dj techno. Le sue abilità come remixer hanno anche visto la rielaborazione di brani dei Depeche Mode, di Kerry Chandler, di Robert Hood e di Kenny Larkin.

L’appuntamento è per uno special set di tre ore al Goldan Gate sabato 17 dicembre, evento firmato International Talent. Ma in consolle Klock non sarà solo, si esibiranno anche Aaron Bessemer e

, entrambi considerati già le promesse della scena techno napoletana. Aaron Bessemer ha inizato il suo percorso da piccolo e si contraddistingue per il suo continuum con la vecchia scuola, Lerio Corrado subisce influenze più elettroniche. In un archetipo di suoni condensati in fotogrammi raggruppati ognuno di essi nelle menti di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarli risiede l’amore per la techno, quella capacità di separare i ritmi in divenire senza mai andare fuori sincro. International Talent stupisce anche questa volta per la scelta delle esibizioni, riconfermandosi l’unica realtà italiana in grado di offrire un’alternativa all’ormai obsoleto mercato dei generi nostrani.

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